Into the dark sono le prime immagini di una collezione fotografica che voglio dedicare al tempo, alle nuvole in primis e a quel breve lasso di tempo, quel silenzio, prima della tempesta. Protagonista Venezia, i monumenti più famosi, visti da una prospettiva e una luce diversa. Il bianco e nero ne esalta le forme e ne drammatizza l’immagine. Come fotografo mi ha sempre affascinato il ...
Fotografia surrealista contemporanea Venezia Una notte ho fatto un sogno, ho immaginato Venezia invasa dalla vegetazione. Il sogno era strano però perché non era abbandonata e in decadenza, come se l’uomo fosse sparito e la natura si fosse riappropriata dei luoghi di sua proprietà in precedenza; ma era raccolta e pulita con dei bellissimi prati verdi. Una fotografia surreale. Il ...
La critica di Ernesto Cappelletto in occasione del mio primo catalogo “Nuovo inizio” della collezione Underwater city nel 2011. Molti ebbero a scrivere sulle città in genere e sono autori di peso come Calvino o Levinas ma grazie a queste foto di Marco Rizzo ho ritrovato la leggerezza del Nuovo Inizio. Sì, finalmente Venezia è sprofondata come volevano i futuristi ma ciò nonostante ...
La critica di Gianni Nappa del 2013 alle opere di Marco Rizzo in occasione della mostra Inner Vision alla galleria BackLightStudio Contemporanea di Napoli. Coinvolti 3 artisti emergenti italiani. Marco Rizzo, Francesca Parità e Vitriol13. La sospensione lieve che il feto ha nel liquido che lo foraggia, protegge e offre vita, si pone come metafora della memoria che Rizzo rielabora per dar ...
Artlantis by Marco Rizzo La critica di Ruggero Maggi per la mia installazione sul fondo della piscina del Belmond Hotel Cipriani di Venezia. Stavo riflettendo sull’opera di Marco Rizzo, questo giovane artista che conosco ed apprezzo da vari anni e che condivide con me l’amore per questa meravigliosa, metafisica città chiamata Venezia. Nelle sue immagini realizzate con grande ...
La critica di Boris Brollo Collezione Underwater city Galleria Ravagna memoria omeopatica Muto con gli occhi dilatati per vederci meglio sotto l’effetto del “diving reflex” (riflesso dell’immersione) la bocca articolava parole senza suono. La memoria “omeopatica” dell’acqua diluiva e lavava l’immagine ispessendola nell’effetto lenticolare e tutto era così vivamente vero da sembrare nuovo e ...