Fra i canneti, dove il tempo si fa lento
e il vento sussurra memorie dimenticate,
lei cammina — presenza lieve,
come un pensiero che affiora all’alba.

Lo sguardo, tra luce e mistero,
è quieto come la natura che l’abbraccia.
Ogni gesto è sospeso,
ogni passo è un sussurro di terra e cielo.

Il suo abito danza con le spighe,
non c’è fretta né posa, solo attesa.
Un attimo che non grida ma resta,
come fanno le cose vere.

Qui la bellezza non è clamore,
ma respiro, ascolto, verità sottile.
Nel silenzio del vento,
lei è radice e volo insieme.