“Muto con gli occhi dilatati per vederci meglio sotto l’effetto del “diving reflex” la bocca articolava parole senza suono. La memoria “omeopatica” dell’acqua diluiva e lavava l’immagine ispessendola nell’effetto lenticolare e tutto era così vivamente vero da sembrare nuovo e diverso, ma era solamente la réverie della catastrofe, che segnalava al cervello un cambiamento della natura non più lucida e solida, bensì liquida e inafferrabile come le immagini che passavano davanti agli occhi mentre fisso lo sguardo dava l’impressione di inamovibilità eterna in cui tutto ritorna dove è cominciato”.

Underwater city è un progetto che mi ha assorbito per molto tempo, nata quasi per gioco, questa serie ha raggiunto le 65 unità riscontrando molto successo per un lungo periodo. Parte della collezione è stata ospitata in molte gallerie in Italia e all’estero, e recensita da molti critici a livello internazionale.

Underwater city è una serie di fotografie surreali che immagina una Venezia sommersa. Una grande massa d’acqua ha invaso la città che conosciamo rendendo Venezia un paradiso sommerso e irraggiungibile. Il tempo e la natura si riappropria della città, lasciando intatto solo ciò che merita essere ricordato. Una breve pausa, causata dalla paura di ciò che è avvenuto, per poi scatenare una nuova ondata di turismo subacqueo curioso e inarrestabile.

“Non amo la realtà, spesso mi immergo nei miei sogni e nuoto in un mondo liquido. Poi mi sveglio e torno alla realtà, mi guardo allo specchio e osservo i miei occhi lucidi e rossi di cloro. Sogno o realtà? Quello che rimane dei miei sogni sono questi scatti, un opaco e annacquato ricordo di quel mondo magico. Armonia, condivisione del mondo, ma essenzialmente, pace”.

Scarica gratuitamente il catalogo della mostra: Città sommersa

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